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Se, come me, siete così fortunati da avere la possibilità di coltivare le erbe in casa, disporrete già di una quantità di materiale da essiccare per preparare polveri detergenti, sacchetti profumati e deodoranti per tappeti. Per questi prodotti vanno bene foglie e infiorescenze essiccate di numerose erbe: rosmarino, salvia, lavanda, menta, melissa. Gran parte delle erbe è alquanto resistente, facile da coltivare e aggiunge fascino a qualunque prato o giardino. E non dimentichiamone il contributo in cucina!
Prima di utilizzare le erbe nei preparati per la pulizia, dovrete essiccarle. Gli oli essenziali raggiungono una concentrazione massima appena prima o durante la fioritura. Per le erbe perenni, sarà necessario lasciare nel terreno almeno un terzo della pianta, affinché essa possa rifiorire la stagione successiva.
Raccolta delle erbe
Le foglie e i gambi possono essere raccolti recidendoli a fasci appena prima o durante la fioritura, quando gli oli essenziali sono al massimo. Si possono utilizzare anche i fiori, che sarà preferibile raccogliere in boccio o in piena fioritura. Così si raccolgono rosa, lavanda e rosmarino, che rappresentano aggiunte particolarmente valide ai detergenti in polvere.
Radici, rizomi e bulbi andrebbero raccolti dalle piante biennali e perenni quando gli oli e gli elementi nutritivi non vengono utilizzati per la crescita della pianta. Questi periodi sono la tarda estate o l’autunno, allorché la pianta appassisce e accumula sottoterra gli elementi nutritivi per l’inverno, o all’inizio della primavera, quando iniziano a spuntare le prime foglie. In questo modo viene raccolta una popolare pianta, lo zenzero.
Essiccazione delle erbe
Il metodo più simpatico e antico per essiccare le erbe è di esporle all’aria aperta. Alla fine dell’estate io recido steli di erbe diverse e li appendo in cucina a essiccare. Il profumo è incredibile! A meno che il vostro clima non sia perfettamente sotto controllo, le soffitte, gli scantinati e i garage sono in genere troppo secchi o troppo umidi per essiccare le erbe. L’umidità può far nascere muffe e si dovrà ricominciare daccapo.
La chiave per essiccare con successo all’aria aperta è appendere le erbe a testa in giù a piccoli mazzi (ciascuno con quattro o cinque steli di medie dimensioni) e di trovare un luogo con sufficiente aerazione, al riparo dalla luce solare diretta e da temperature estreme. Legate gli steli abbastanza stretti con dello spago o un nastro, perché durante l’essiccazione tendono a ridursi leggermente e quindi a scivolar fuori dal mazzo. Non vi farà piacere trovare erbe sul pavimento! Sarà inoltre utile scrivere su un’etichetta il nome della pianta e attaccarla agli steli. Se non avete dimestichezza con le erbe e i loro differenti aromi, rischiate di confondere tra di loro i prodotti essiccati.
Idealmente le erbe da essiccare dovrebbero potere penzolare liberamente da ganci o mollette. Non c’è spazio in cucina? Esiste sempre il soffitto! Lassù non intralceranno nessuno. A questo scopo è possibile acquistare o confezionare speciali rastrelliere. Alcune persone dispongono le erbe da essiccare su pannelli. E un buon metodo, purché abbiate spazio e non esponiate le erbe a calore o umidità eccessivi.
Nel giro di due o tre settimane le erbe dovrebbero essere ben secche e si dovrebbe poter staccare con facilità le foglie dallo stelo, per poi frantumarle e riporle in vasi di vetro puliti. Non riponete le erbe essiccate in sacchetti di plastica, perché i loro oli volatili interagiscono con le sostanze chimiche della plastica.
Un altro metodo per essiccare le erbe è utilizzare un disidratatore per alimenti. È un sistema eccellente, perché le piante si seccano in maniera uniforme, se si ha l’accortezza di non collocare sui ripiani troppo materiale. Un’essiccazione rapida conserva gli oli essenziali e inoltre permette di avere a disposizione erbe essiccate in poche ore, invece di settimane. Io ho acquistato il mio disidratatore a cinque ripiani qualche anno fa, in un negozio di cose usate. Sono stati i due dollari meglio spesi in vita mia. A proposito… perché non appendere comunque qualche ramoscello a essiccare in cucina, giusto per cogliere lo spirito del vostro lavoro? Il profumo durerà mesi e le erbe appese conferiranno un senso di “calore domestico” all’ambiente.
Sconsiglio di essiccare le erbe nel forno. Anche a bassa temperatura, si seccano troppo rapidamente
Altri metodi di conservazione delle erbe
Se l’essiccazione è il sistema più diffuso e basilare di conservare le erbe, esistono diversi metodi che potete provare in caso di poco spazio o altri problemi, ad esempio un clima umido. Qui di seguito compaiono alcune delle tecniche di conservazione più popolari.
Sottovuoto. Si tratta di un altro sistema efficace, che richiede l’utilizzo di una macchina per sottovuoto. Il massimo dei risultati si ottiene con la conservazione a freddo e l’aggiunta del sottovuoto. Si sa infatti che l’aria fredda é molto asciutta e assorbe di conseguenza l’umidità con il pericolo di una disidratazione degli alimenti; inoltre l’ossigeno dell’aria agisce sui grassi ossidandoli, cioé provocandone l’irrancidimento. Quindi se si congela un alimento, privo di confezione o mal confezionato, questo perde aroma, peso e freschezza; l’aria umida poi che circola nel congelatore provocherà la formazione di una maggiore quantità di brina sulle pareti interne, che facendo da isolante termico, determinerà un consistente spreco di energia e sottoporrà il motore ad uno sforzo maggiore. Inoltre, si verificherà un grave inconveniente: odori e sapori potranno trasmettersi da un alimento all’altro. Per evitare quindi l’essiccazione, l’ossidazione, la perdita di aroma, il passaggio di odore da un cibo all’altro, si consiglia di confezionare sottovuoto ogni prodotto prima della congelazione.
Infusi. Si tratta di infusioni molto forti. Le erbe, fiori inclusi, vengono immerse in acqua bollente per almeno dieci minuti, dopodiché si filtra e si versa in un contenitore pulito. In linea generale, occorre un cucchiaio di erbe per una tazza d’acqua. Nelle ricette è possibile utilizzare gli infusi al posto dell’acqua; gli infusi di rosmarino, timo e origano si rivelano molto utili se usati in questo modo. In frigorifero un infuso dura dalle due alle tre settimane.
Decotti. I decotti servono a estrarre gli oli essenziali da materiali più coriacei, ad esempio radici e corteccia. Il materiale viene fatto sobbollire dai dieci ai trenta minuti, dopodiché si filtra il liquido. Usate trenta grammi circa di erbe per ogni tazza d’acqua. Come gli infusi, anche i decotti si possono conservare in frigo per tre settimane al massimo. Zenzero, cannella e vaniglia sono tra le piante che rilasciano le loro proprietà benefiche se preparate in questo modo.
Tinture. Dette anche estratti, le tinture sono soluzioni 1:1 di alcol e acqua (talvolta si usa l’aceto al posto dell’alcol). In questo metodo il materiale viene pressato in un vaso, completamente coperto da una soluzione al 50% di alcol (o aceto) e 50% d’acqua, quindi riposto su una mensola al sole per due, tre settimane. E utile scuotere o girare delicatamente il vaso una volta al giorno, per ridistribuirne il contenuto. Le tinture si possono utilizzare nei preparati per la pulizia, badando di aggiungerne solo quindici ml per volta. A causa del contenuto alcolico, troppa tintura in una formula rischia di irritare pelle e polmoni.
Aceti. Gli aceti si preparano come le tinture, impiegando però aceto non diluito.