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Home » Come Conservare le Erbe

Come Conservare le Erbe

Aggiornato il 22 Settembre 2022

Indice

  • Raccolta delle erbe
  • Essiccazione delle erbe
  • Altri metodi di conservazione delle erbe

Se, come me, siete così fortunati da avere la possibi­lità di coltivare le erbe in casa, disporrete già di una quantità di materiale da essiccare per preparare pol­veri detergenti, sacchetti profumati e deodoranti per tappeti. Per questi prodotti vanno bene foglie e infio­rescenze essiccate di numerose erbe: rosmarino, sal­via, lavanda, menta, melissa. Gran parte delle erbe è alquanto resistente, facile da coltivare e aggiunge fa­scino a qualunque prato o giardino. E non dimenti­chiamone il contributo in cucina!

Prima di utilizzare le erbe nei preparati per la pu­lizia, dovrete essiccarle. Gli oli essenziali raggiungo­no una concentrazione massima appena prima o du­rante la fioritura. Per le erbe perenni, sarà necessario lasciare nel terreno almeno un terzo della pianta, af­finché essa possa rifiorire la stagione successiva.

Raccolta delle erbe

Le foglie e i gambi possono essere raccolti reciden­doli a fasci appena prima o durante la fioritura, quan­do gli oli essenziali sono al massimo. Si possono uti­lizzare anche i fiori, che sarà preferibile raccogliere in boccio o in piena fioritura. Così si raccolgono rosa, lavanda e rosmarino, che rappresentano aggiunte par­ticolarmente valide ai detergenti in polvere.
Radici, rizomi e bulbi andrebbero raccolti dalle piante biennali e perenni quando gli oli e gli elementi nutritivi non vengono utilizzati per la crescita della pianta. Questi periodi sono la tarda estate o l’autun­no, allorché la pianta appassisce e accumula sotto­terra gli elementi nutritivi per l’inverno, o all’inizio della primavera, quando iniziano a spuntare le pri­me foglie. In questo modo viene raccolta una popo­lare pianta, lo zenzero.

Essiccazione delle erbe

Il metodo più simpatico e antico per essiccare le erbe è di esporle all’aria aperta. Alla fine dell’estate io recido steli di erbe diverse e li appendo in cucina a essiccare. Il profumo è incredibile! A meno che il vostro clima non sia perfettamente sotto controllo, le soffitte, gli scantinati e i garage sono in genere troppo secchi o trop­po umidi per essiccare le erbe. L’umidità può far na­scere muffe e si dovrà ricominciare daccapo.
La chiave per essiccare con successo all’aria aper­ta è appendere le erbe a testa in giù a piccoli mazzi (ciascuno con quattro o cinque steli di medie dimen­sioni) e di trovare un luogo con sufficiente aerazione, al riparo dalla luce solare diretta e da temperature estreme. Legate gli steli abbastanza stretti con dello spago o un nastro, perché durante l’essiccazione ten­dono a ridursi leggermente e quindi a scivolar fuori dal mazzo. Non vi farà piacere trovare erbe sul pavi­mento! Sarà inoltre utile scrivere su un’etichetta il nome della pianta e attaccarla agli steli. Se non avete dimestichezza con le erbe e i loro differenti aromi, rischiate di confondere tra di loro i prodotti essiccati.

Idealmente le erbe da essiccare dovrebbero potere penzolare liberamente da ganci o mollette. Non c’è spazio in cucina? Esiste sempre il soffitto! Lassù non intralceranno nessuno. A questo scopo è possibile acquistare o confezionare speciali rastrelliere. Alcune persone dispongono le erbe da essiccare su pannelli. E un buon metodo, purché abbiate spazio e non espo­niate le erbe a calore o umidità eccessivi.
Nel giro di due o tre settimane le erbe dovrebbero essere ben secche e si dovrebbe poter staccare con facilità le foglie dallo stelo, per poi frantumarle e ri­porle in vasi di vetro puliti. Non riponete le erbe es­siccate in sacchetti di plastica, perché i loro oli volatili interagiscono con le sostanze chimiche della plastica.

Un altro metodo per essiccare le erbe è utilizzare un disidratatore per alimenti. È un sistema eccellen­te, perché le piante si seccano in maniera uniforme, se si ha l’accortezza di non collocare sui ripiani trop­po materiale. Un’essiccazione rapida conserva gli oli essenziali e inoltre permette di avere a disposizione erbe essiccate in poche ore, invece di settimane. Io ho acquistato il mio disidratatore a cinque ripiani qual­che anno fa, in un negozio di cose usate. Sono stati i due dollari meglio spesi in vita mia. A proposito… per­ché non appendere comunque qualche ramoscello a essiccare in cucina, giusto per cogliere lo spirito del vostro lavoro? Il profumo durerà mesi e le erbe appe­se conferiranno un senso di “calore domestico” al­l’ambiente.
Sconsiglio di essiccare le erbe nel forno. Anche a bassa temperatura, si seccano troppo rapidamente

Altri metodi di conservazione delle erbe

Se l’essiccazione è il sistema più diffuso e basilare di conservare le erbe, esistono diversi metodi che potete provare in caso di poco spazio o altri problemi, ad esempio un clima umido. Qui di seguito compaiono alcune delle tecniche di conservazione più popolari.
Sottovuoto. Si tratta di un altro sistema efficace, che richiede l’utilizzo di una macchina per sottovuoto. Il massimo dei risultati si ottiene con la conservazione a freddo e l’aggiunta del sottovuoto. Si sa infatti che l’aria fredda é molto asciutta e assorbe di conseguenza l’umidità con il pericolo di una disidratazione degli alimenti; inoltre l’ossigeno dell’aria agisce sui grassi ossidandoli, cioé provocandone l’irrancidimento. Quindi se si congela un alimento, privo di confezione o mal confezionato, questo perde aroma, peso e freschezza; l’aria umida poi che circola nel congelatore provocherà la formazione di una maggiore quantità di brina sulle pareti interne, che facendo da isolante termico, determinerà un consistente spreco di energia e sottoporrà il motore ad uno sforzo maggiore. Inoltre, si verificherà un grave inconveniente: odori e sapori potranno trasmettersi da un alimento all’altro. Per evitare quindi l’essiccazione, l’ossidazione, la perdita di aroma, il passaggio di odore da un cibo all’altro, si consiglia di confezionare sottovuoto ogni prodotto prima della congelazione.
Infusi. Si tratta di infusioni molto forti. Le erbe, fiori inclusi, vengono immerse in acqua bollente per al­meno dieci minuti, dopodiché si filtra e si versa in un contenitore pulito. In linea generale, occorre un cucchiaio di erbe per una tazza d’acqua. Nelle ricet­te è possibile utilizzare gli infusi al posto dell’acqua; gli infusi di rosmarino, timo e origano si rivelano molto utili se usati in questo modo. In frigorifero un infuso dura dalle due alle tre settimane.
Decotti. I decotti servono a estrarre gli oli essenziali da materiali più coriacei, ad esempio radici e cor­teccia. Il materiale viene fatto sobbollire dai dieci ai trenta minuti, dopodiché si filtra il liquido. Usate trenta grammi circa di erbe per ogni tazza d’acqua. Come gli infusi, anche i decotti si possono conser­vare in frigo per tre settimane al massimo. Zenze­ro, cannella e vaniglia sono tra le piante che rila­sciano le loro proprietà benefiche se preparate in questo modo.
Tinture. Dette anche estratti, le tinture sono solu­zioni 1:1 di alcol e acqua (talvolta si usa l’aceto al posto dell’alcol). In questo metodo il materiale vie­ne pressato in un vaso, completamente coperto da una soluzione al 50% di alcol (o aceto) e 50% d’ac­qua, quindi riposto su una mensola al sole per due, tre settimane. E utile scuotere o girare delicatamen­te il vaso una volta al giorno, per ridistribuirne il contenuto. Le tinture si possono utilizzare nei pre­parati per la pulizia, badando di aggiungerne solo quindici ml per volta. A causa del contenuto alcoli­co, troppa tintura in una formula rischia di irritare pelle e polmoni.
Aceti. Gli aceti si preparano come le tinture, impie­gando però aceto non diluito.

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