Prodotti dedicati agli appassionati di gite fuori porta o di birdwatching (osservazione degli uccelli), i binocoli sono stati messi sotto la lente d’ingrandimento dei nostri test. In particolare ci siamo concentrati su due categorie: i binocoli a “prismi di Porro” e quelli a “prismi a tetto”.
Cominciamo a chiarire il significato di questi due termini. Il binocolo è composto da lenti a ciascuna delle estremità e da prismi che capovolgono e raddrizzano l’immagine. È proprio la posizione dei prismi che rende diversi i modelli a tetto da quelli di Porro (dal nome dell’ottico piemontese che li inventò nel secolo scorso).
Nei primi l’oculare, cioè la lente dalla quale si guarda, e l’obiettivo, ovvero la lente d’uscita, sono perfettamente allineati.
Nei modelli a prismi di Porro il binocolo ha una forma allargata, con gli obiettivi tra di loro più distanti degli oculari. In poche parole la loro forma è diversa. Anche le prestazioni, inoltre, sono diverse. I binocoli a prismi di Porro danno generalmente una maggiore percezione della profondità e trasmettono meglio la luce (vedi oltre), risultando complessivamente più luminosi di quelli con prismi a tetto. Questi ultimi modelli, indubbiamente più leggeri e maneggevoli, per competere con i primi, adottano ulteriori trattamenti (uno speciale rivestimento dei prismi) che ne fanno aumentare il costo. Più la luminosità diventa un criterio importante, per esempio se si vuole osservare la natura, più è consigliabile ricorrere a un binocolo a prismi di Porro.
Ingrandimento
La caratteristica fondamentale di un binocolo è il suo potere d’ingrandimento.
Diametro dell’obiettivo
L’altro numero che caratterizza un binocolo è il diametro dell’obiettivo, espresso in millimetri. Questo numero indica la quantità di luce che può entrare: più grande è il diametro, maggiore sarà la quantità di luce che entra nel binocolo e di conseguenza la luminosità dell’immagine.
Se contate di effettuare delle osservazioni soprattutto al crepuscolo, dovete scegliere un modello potente dotato di un obiettivo più grande rispetto. Ma più il diametro è grande, maggiori sono il peso e le dimensioni del binocolo.
Riflessi interni e trasmissione della luce
Lenti e prismi sono di vetro, materiale che in parte lascia passare la luce, in parte la riflette. Per avere una buona qualità ottica occorre minimizzare il più possibile i riflessi di luce nei componenti in vetro. Ecco perché gli elementi in vetro sono ricoperti, in tutto o in parte, da un rivestimento antiriflesso. Spesso questa copertura viene effettuata più volte. In alcuni casi, la presenza del rivestimento antiriflesso è dichiarata in etichetta attraverso le seguenti diciture: coated, fully coated, multicoated o fully multicoated. Questi termini indicano, nell’ordine, un rivestimento sempre più accurato. Spesso però, pur presente, tale lavorazione non è indicata sull’imballaggio. A volte la presenza del trattamento antiriflesso è evidente perché gli obiettivi hanno un colore rossastro.
Un buon binocolo trasmette interamente la luce dall’obiettivo fino all’oculare: il criterio “trasmissione della luce” è dunque un elemento chiave per giudicare la qualità ottica di un binocolo.
Risoluzione e collimazione
Maggiore è la risoluzione dell’immagine, più facile sarà distinguere i dettagli. Per evitare il rischio di immagini sdoppiate che provocano affaticamento della vista, con conseguenti mal di testa, il campo visivo dei due cilindri deve corrispondere perfettamente. Perché questo avvenga gli assi dei due cilindri del binocolo devono essere paralleli, collimazione.
Istruzioni
In linea di massima tutte le istruzioni fornite con il binocolo spiegano come effettuare la messa a fuoco. Certamente le istruzioni per l’uso di un binocolo non sono particolarmente complicate e di rado vengono studiate. Detto questo, è utile ricordare l’ordine con il quale bisogna regolare le ghiere di messa a fuoco per sistemare l’immagine. Tutti i modelli del test hanno una regolazione centrale e una laterale, generalmente situata sull’oculare destro. La rotella centrale modifica la regolazione contemporaneamente a destra e a sinistra. Risulta essere quindi conveniente cominciare a regolare proprio questa, chiudendo eventualmente l’occhio destro. In seguito, se è necessario, è possibile affinare la regolazione grazie al dispositivo dell’oculare destro. Così facendo è possibile correggere le differenze di nitidezza tra l’occhio destro e il sinistro.
Binocoli e occhiali
In linea di massima i binocoli sono dotati di conchiglie oculari in gomma che, adattandosi alla forma della cavità del nostro occhio, consentono un uso del binocolo più confortevole. Per i portatori di occhiali le cose si complicano un po’, poiché la distanza tra l’occhio e l’oculare è maggiore, il che riduce notevolmente il campo visivo. Per evitare questo inconveniente, la maggior parte dei produttori hanno previsto delle conchiglie oculari che si ripiegano o rientrano verso l’interno. Ciò non toglie che alcuni modelli siano più indicati di altri per coloro che indossano gli occhiali. In questi ultimi, infatti, anche quando l’occhio si trova a una certa distanza dall’oculare, il campo visivo resta invariato. In caso di miopia o presbiopia, basta agire sulla regolazione della messa a fuoco del binocolo per ottenere un’immagine chiara. Bisogna tenere indosso gli occhiali solo in caso di astigmatismo o di miopia molto forte.