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Tingere il legno, non è tradirlo. Al contrario, è un modo per abbellirlo, proteggerlo e metterne in risalto le venature.
Ecco alcuni consigli per scegliere bene i prodotti da applicare.
La tintura (impregnante o mordente) non ha lo scopo di modificare la struttura del legno, neppure in superficie. Cambia semplicemente il suo aspetto colorandolo. Ecco perché il legno deve essere preparato prima di essere colorato: levigato, se si tratta di un legno bianco, dopo averlo inumidito in modo da sollevare le fibre che aderiscono male: sverniciato e levigato in modo che non sia visibile nessuna traccia di pittura, verniciatura, o cera se si tratta di un vecchio legno già trattato (in entrambi i casi, non dimenticate di tappare i fori, le fessure e le fenditure con lo stucco o con legno sintetico). Questi preparativi sono sempre gli stessi qualunque sia il tipo di tintura.
Tipologia di tinture per legno
Le tinture non si distinguono solamente per il loro colore, ma anche per la loro composizione, due criteri in base ai quali dovrete sceglierne il tipo. Inoltre, la tinta finale non dipende soltanto dal pigmento, ma anche dal legno. L’ideale sarebbe poter fare una prova su uno scarto o su una parte non visibile del mobile che tratterete prima di procedere alla coloritura completa del mobile. I diversi tipi di tintura possono essere applicati sulla maggior parte dei legni utilizzati per gli interni: mobili, rivestimenti in legno, mensole, travi, porte, parquet, scale, ecc. Naturalmente, la scelta di una tintura dipenderà anche dall’ubicazione e dalla funzione del legno: se non deve essere ulteriormente incerato, nè verniciato, evitate, per esempio, la vernice ad acqua su unta-volo, perché si rovinerebbe facilmente.
Tinture ad acqua. Le potete utilizzare su tutte le essenze di legno. Pronte all’uso, sono composte da coloranti da sciogliere nell’acqua. Esistono in diverse tinte come mogano, rovere, ciliegio, noce, ecc. Le vernici ad acqua sono le più semplici da applicare: se siete alle prime armi, potete cominciare con queste. Non dimenticate di agitare il prodotto disciolto prima di applicarlo, che stenderete poi con un pennello o una spugna, in modo omogeneo e nel senso delle fibre. Il potere coprente indica. to dal produttore è puramente indicativo, poiché potrà variare a seconda del tipo di legno. Lasciate asciugare, e se la tinta ottenuta vi sembra troppo chiara, passate una seconda mano; se, al contrario, desiderate schiarirla, passate semplicemente uno straccio imbevuto d’acqua.
Tintura di mallo dl noce. Si tratta di una tintura a base d’acqua pronta per l’uso, che potete preparare voi stessi, diluendola con acqua fino ad ottenere la tinta desiderata. Il metodo d’applicazione è lo stesso di quello delle tinture ad acqua. Infine, come queste ultime. la tintura di mallo di noce conferisce un aspetto opaco, che potrete rendere brillante incerando dopo che la tintura si è essiccata.
Le tinture ad alcool. A base di alcool (talvolta alcool e benzina), questi prodotti, pronti per l’uso, sono adatti per la tintura di mobili o di rivestimenti in legno posti in locali umidi (bagni o cucine) o in punti in cui rischiano di venir bagnati (parquet, tavoli, scale, interni di barche, ecc.). La loro composizione li rende lavabili e resistenti alle macchie. Le tinture ad alcool danno al legno un aspetto satinato; si trovano in diversi colori: mogano, castagno, rovere, ciliegio, noce, ecc., talvolta con sfumature chiare o scure. La loro applicazione è un po’ più complessa di quella delle tinture ad acqua: la difficoltà consiste nell’ottenere una colorazione uniforme su tutta la superficie, il che implica la stesura omogenea del prodotto, nè troppo nè troppo poco, dosaggio difficile da ottenere soprattutto per un hobbista. Distribuite il prodotto con un pennello, poi stendetelo con uno straccio che non faccia peli. Agite nella direzione delle fibre, su superfici pulite (sverni-ciate e levigate). Dopo l’essiccatura, che sarà più rapida di quella delle tinture ad acqua, potete farla brillare con un pennello duro o con lana d’acciaio sottilissima. La superficie può quindi essere incerata o verniciata.
Tinture a base di cera. Questi prodotti sono particolarmente adatti ai legni grezzi, in quanto fungono da turapori, da tintura e da cera. Li potete trovare in diversi colori: mogano, rovere, ciliegio, noce, palissandro. teck, ecc. Dopo averli applicati con un pennello o una spugna e dopo che si sono essiccati completamente, li potete lucidare con una spazzola dura o con lana d’acciaio, in modo da ottenere una bella patina.
Gli Impregnanti protettori. Sono da classificare a parte, poiché si tratta di prodotti che permettono di colorare il legno proteggendolo. Infatti, contengono degli insetticidi, dei fungicidi.e delle sostanze idrorepellenti, tre caratteristiche che consentono di usarli sia per interni che per esterni.
L’applicazione si effettua con una spazzola o un pennello, su legno asciutto e pulito (la levigatura favorirà l’assorbimento del prodotto). Due o tre mani applicate ad intervalli di qualche ora, daranno a queste tinture tutta la loro efficacia.
Come scegliere la tintura per mobili in legno
La scelta della tintura per mobili in legno dipende da vari fattori, tra cui l’aspetto desiderato, il tipo di legno, la durabilità e la protezione richiesta. Ecco alcune considerazioni da tenere in mente quando si sceglie una tintura per mobili in legno.
Tipo di Legno
La natura del legno del tuo mobile è fondamentale nel determinare la scelta della tintura. Ogni tipo di legno ha una struttura cellulare unica che influenza il modo in cui assorbe la tintura, dando vita a tonalità e sfumature differenti. Per esempio, i legni teneri come il pino o l’abete hanno pori più grandi e una struttura meno densa, e ciò può portare a un assorbimento ineguale della tintura, creando a volte macchie o sfumature inaspettate. D’altro canto, legni duri come la quercia, il noce o il ciliegio presentano una grana ben definita e uniforme, che tende ad accogliere la tintura in modo più omogeneo, esaltando le naturali bellezze e le venature del legno. Pertanto, conoscere in dettaglio il tipo di legno con cui si sta lavorando non solo aiuterà a prevedere come reagirà alla tintura, ma fornirà anche preziose indicazioni su quali tonalità e prodotti possano meglio esaltare le sue caratteristiche innate. E’ anche consigliabile effettuare sempre un test su una piccola porzione non visibile del mobile per avere un’anteprima del risultato finale e assicurarsi che sia quello desiderato.
Aspetto Desiderato
La decisione sulla tintura per mobili in legno dovrebbe essere influenzata non solo dalle caratteristiche intrinseche del legno, ma anche dall’aspetto finale che si vuole ottenere. L’obiettivo potrebbe essere quello di conservare e accentuare la bellezza naturale del legno, o magari di conferirgli un tono completamente diverso, aggiungendo un tocco moderno o retrò al pezzo. Alcune persone prediligono un finish opaco e naturale che evoca una sensazione rustica e terrosa, mentre altre potrebbero cercare una finitura lucida e raffinata che metta in risalto le venature del legno in modo elegante. Oltre alla tonalità, la trasparenza della tintura è un altro elemento cruciale da considerare. Una tintura più trasparente metterà in evidenza la grana naturale del legno, mentre una versione più opaca o solida può coprire gran parte delle imperfezioni, offrendo una superficie più uniforme. Inoltre, va ricordato che il processo di tinteggiatura può essere combinato con altri trattamenti, come la patinatura o l’effetto invecchiato, per ottenere un risultato davvero unico e personalizzato. La scelta finale dipenderà sempre da quale storia si vuole che il mobile racconti e quale atmosfera si intende creare nell’ambiente in cui verrà collocato.
Durata e Protezione
Quando si sceglie una tintura per mobili in legno, è essenziale considerare quanto a lungo si desidera che duri e quale protezione può offrire al legno. La durata di una tintura può variare in base a diversi fattori, tra cui l’esposizione ai raggi UV, l’usura fisica, le variazioni di temperatura e umidità, e persino la frequenza con cui il mobile viene pulito o sfregato. Una tintura di alta qualità sarà formulata per resistere a questi fattori e proteggere il legno per anni a venire.
Oltre alla longevità del colore e dell’aspetto, è fondamentale considerare la capacità della tintura di fornire una barriera protettiva contro danni potenziali. Alcune tinture contengono additivi che offrono una protezione UV, che è vitale se il mobile sarà esposto alla luce diretta del sole. Altre offrono una resistenza superiore ai graffi o ai liquidi, rendendole ideali per superfici come i tavoli da pranzo o le scrivanie che sono soggette a usura quotidiana.
E non dimentichiamo l’importanza della protezione contro parassiti come tarli o insetti che potrebbero danneggiare il legno. Alcune tinture sono formulate con ingredienti repellenti che aiutano a prevenire questi problemi.
In sintesi, quando si valuta la durata e la protezione, è importante considerare l’ambiente e l’utilizzo previsto del mobile. Un pezzo d’arredo che occupa un posto d’onore in un soggiorno potrebbe necessitare di una protezione diversa rispetto a un mobile esposto agli elementi esterni. La chiave è trovare un equilibrio tra estetica e funzionalità, garantendo che il mobile non solo appaia splendido, ma che sia anche protetto e duri nel tempo.
Compatibilità con Trattamenti Precedenti
Scegliere una tintura per mobili in legno non riguarda solo la tonalità e la protezione desiderate, è anche fondamentale assicurarsi che la tintura scelta sia compatibile con qualsiasi trattamento o finitura precedentemente applicato al mobile. I mobili in legno, nel corso degli anni, potrebbero aver subito vari trattamenti, come laccature, oli, cere o altre tinture. La presenza di questi trattamenti può influenzare l’adesione, l’aspetto e la durata della nuova tintura.
Prima di procedere con una nuova tintura, è consigliabile identificare, se possibile, il tipo di finitura o trattamento precedente. Per esempio, un mobile trattato con olio potrebbe non reagire bene a una tintura a base di acqua, dato che l’olio può impedire una corretta adesione. Allo stesso modo, una superficie precedentemente laccata potrebbe necessitare di una leggera carteggiatura per garantire una buona adesione della nuova tintura.
È utile anche effettuare un test su una piccola area nascosta del mobile prima di tinteggiare l’intera superficie. Questo aiuterà a identificare eventuali problemi di compatibilità e ad assicurarsi che la tintura scelta dia il risultato desiderato.
Se ci si trova davanti a un mobile con una storia di trattamenti sconosciuta o complessa, potrebbe essere utile consultare un restauratore professionista o un esperto in tinture per legno. Essi potranno offrire consigli specifici e soluzioni adatte alla situazione.
Prezzo
Il budget è spesso un fattore determinante nella scelta di una tintura per mobili in legno. La varietà di tinture disponibili sul mercato offre un ampio range di prezzi, a seconda della marca, della qualità, della composizione e delle proprietà specifiche del prodotto. Però, è essenziale non sacrificare la qualità in nome del risparmio, poiché una tintura economica potrebbe non durare a lungo o potrebbe non fornire l’aspetto o la protezione desiderati.
Considera che una tintura di alta qualità, anche se inizialmente potrebbe avere un costo superiore, nel lungo periodo potrebbe rivelarsi un investimento conveniente. Una tintura di qualità superiore tende ad avere una maggiore durata, una migliore resistenza alle intemperie e all’usura e potrebbe richiedere meno manutenzione rispetto a una tintura economica.
Se il tuo budget è limitato, ci sono alcune strategie che potresti considerare. Prima di tutto, confronta i prezzi in diversi negozi o rivenditori online. Talvolta, potresti trovare offerte o sconti su prodotti di qualità. Inoltre, potresti considerare l’acquisto di una tintura in una quantità maggiore se hai più mobili da trattare, poiché spesso l’acquisto all’ingrosso o in confezioni più grandi offre un costo unitario inferiore.