La quotidianità talvolta ci assorbe e non sempre siamo in grado di correre subito ai ripari in presenza di una macchia. Capita anche che la macchia sia del peggior tipo immaginabile, ad esempio vino rosso, sangue o inchiostro. Ciononostante, prima di gettar via l’indumento o trasformarlo in uno straccio per la polvere, provate uno di questi rimedi naturali, alternativi agli smacchiatori. Se la macchia non scompare la prima volta, vale la pena ripetere l’operazione. Qualunque cosa facciate, non mettete l’indumento nell’asciugatrice se la macchia è ancora visibile dopo averla fatta asciugare all’aria; così facendo, rischiate di renderla indelebile.
La lista seguente riporta i tipi di macchia più difficili e qualche rimedio consigliato. Alcune soluzioni prevedono infusi o estratti, mentre altre richiedono ingredienti altrettanto facili da usare e che probabilmente avete sottomano.
Biancheria. La biancheria talvolta ingiallisce se rimane per lungo tempo in un baule o un armadio. La prevenzione migliore è di avvolgerla con cura in carta priva di acidi, prima di riporla. In caso di ingiallimento, immergete il capo in un infuso fatto con due o tre gambi freschi di rabarbaro e tre tazze d’acqua bollente. Lasciate asciugare il tessuto al sole. Se necessario, ripetete fino a che le macchie non sono scomparse. Al posto dell’infuso di rabarbaro potete anche usare una tazza di succo di limone diluito in due tazze d’acqua.
Burro o margarina. Preparate una pasta con un cucchiaio di bicarbonato, due gocce di olio essenziale di limone, lime o arancio e dell’acqua. Applicate la pasta sulla macchia e lasciate asciugare, quindi lavate come d’abitudine.
Catrame. Il catrame fresco può essere eliminato anzitutto raschiandone lo strato superficiale con un coltellino caldo da burro. Il catrame secco invece andrebbe in primo luogo trattato con glicerina od olio d’oliva, per ammorbidirlo. In seguito, l’indumento andrà collocato su diversi fogli di carta da cucina piegati e si verseranno sopra due o tre gocce di olio essenziale di eucalipto. I fogli sottostanti assorbiranno il catrame che si dissolve e quindi, se necessario, sostituiteli. Nel frattempo, continuate a raschiar via con il coltello il catrame che si solleva. Ripetete l’operazione fino a quando il catrame non è stato rimosso.
Cera di candela. Anzitutto fate solidificare la cera con un cubetto di ghiaccio e staccatene il più possibile. Posizionate quindi la macchia tra due fogli di carta da cucina e premetevi sopra il ferro da stiro caldo. Muovete in continuazione i fogli o sostituiteli, per evitare di trasferire nuovamente sul tessuto la cera. Insistete fino a quando la carta non assorbirà più cera. La macchia rimanente andrà trattata con un po’ di glicerina su un batuffolo di ovatta e lavata come d’abitudine.
Chewing gum. Se del chewing gum finisce sui vestiti, mettete l’indumento in un sacchetto di plastica e riponetelo nel freezer per mezz’ora, quarantacinque minuti. La gomma si dovrebbe staccare facilmente. Qualora rimanesse un residuo, immergete il capo in aceto puro, prima di lavare.
Cioccolato. Preparate una pasta di acqua e borace e applicatela sulla macchia. Lasciate asciugare, quindi lavate come d’abitudine.
Condimenti. Lasciate il capo in ammollo per trenta minuti in una soluzione di mezza tazza d’aceto, mezza tazza di succo di limone e dalle sei alle otto gocce di olio essenziale di arancio dolce, eucalipto o tea tree. Lavate come d’abitudine, in acqua calda se il tessuto lo permette.
Crema per calzature. L’acqua o qualunque altro trattamento “bagnato” farà propagare la macchia. È preferibile tamponare con della glicerina su un panno morbido e pulito, affinché la macchia si stacchi dalle fibre del tessuto. Lavate come d’abitudine.
Erba. Immergete l’indumento nell’aceto, poi applicate sopra la macchia una pasta di acqua e bicarbonato. Lavate in acqua calda.
Frutti di bosco. Se la macchia è fresca, strofinatevi sopra alcune volte una fetta di limone. Se la macchia è vecchia, trattatela con glicerina e attendete trenta minuti. Risciacquate e lasciate asciugare all’aria. Se la macchia persiste, preparate una miscela con un cucchiaio colmo di maizena, due gocce di olio essenziale di eucalipto e un cucchiaino di glicerina. Versate acqua quanto basta a formare una pasta densa, quindi applicatela sulla macchia. Senza risciacquare, stendete il capo ad asciugare all’aria. Se necessario, ripetete l’applicazione della pasta. Allorché la macchia è sparita, lavate come d’abitudine.
Grasso. Coprite la macchia con una miscela fatta con due cucchiaini di farina di mais, due di sale e due di bicarbonato. Lasciate agire la miscela per trenta minuti o più, affinché assorba più unto possibile, quindi rimuovete. Immergete la macchia rimanente in mezza tazza d’aceto, cinque gocce di olio essenziale di limone, arancio o di estratto di semi di pompelmo e un quarto di tazza d’acqua, lasciandovela fino a quando la macchia non scompare. Se il tessuto la tollera, lavate in acqua molto calda.
Inchiostro. Posizionate un panno sotto il tessuto e tamponate ripetutamente la macchia con olio essenziale puro di eucalipto fino a che la macchia inizia a dissolversi. L’inchiostro si trasferirà nel panno sottostante. Eliminate quanto più inchiostro potete con questo metodo, quindi immergete il capo in una soluzione di latte e aceto in parti uguali. Infine, lavate.
Latte e alimenti in formula. Chiunque abbia accudito un neonato sa che il latte e gli alimenti in formula, soprattutto quelli a base di soia, creano orribili macchie. Se tali macchie non vengono trattate appena si formano sugli abiti, dopo il bucato capita che lascino un alone. Per eliminarle, strofinatevi sopra una miscela di aceto e qualche goccia di succo d’aglio. Questo contribuirà a scindere la proteina della formula e a eliminarla dal tessuto. Lo stesso risultato si può ottenere con un po’ di preparato per rendere tenera la carne. Molto tempo fa ho scoperto inoltre che anche le salviette umidificate per bebè (fondamentalmente a base di alcol, detergente delicato ed emollienti) rimuovono magnificamente queste macchie, purché usate subito. Sono inoltre sicure su gran parte dei tessuti. Scegliete il metodo migliore per l’età della macchia e per il tipo di tessuto che volete trattare.
Matita. I segni di matita magari sembrano innocenti, ma possono resistere al lavaggio. La cura è semplice: prima di lavare, cancellateli con una gomma.
Muffe. Talvolta, dopo una giornata in spiaggia, lasciamo i teli nella sacca, altre volte riponiamo gli abiti ancora umidi e ciò causa chiazze di muffa. Pretrattate queste chiazze con una soluzione di un quarto di tazza d’aceto, un cucchiaino di sale e sei gocce di olio essenziale di tea tree. Lavate come d’abitudine.
Olio. Tamponate con cura l’olio in eccesso dall’indumento, quindi seguite il trattamento consigliato per le macchie di grasso.
Pittura. La riuscita dipende dal tipo di pittura. L’idropittura si elimina facilmente risciacquando in acqua calda saponata. La pittura a base oleosa è una faccenda diversa e la cosa migliore è agire subito. Frizionate la macchia con dell’alcol, quindi immergetela per qualche ora in una soluzione di latte e aceto caldo in parti uguali. Se non funziona, dovrete probabilmente portare il capo presso una tintoria professionale o accettare il fatto che è diventato uno straccio per la polvere.
Rossetto. Frizionate delicatamente per alcuni minuti la macchia con del dentifricio bianco o con tre, quattro gocce di glicerina, quindi tamponate. In seguito, pulite alcune volte con dell’olio essenziale di eucalipto. Lavate come d’abitudine. Se dopo il bucato la macchia non è sparita, ripetete l’applicazione di eucalipto.
Ruggine. Un modo per rimuovere la ruggine è di preparare una pasta con succo di limone e sale. Lasciate agire la pasta sulla macchia per qualche minuto, dopodiché versatevi sopra acqua bollente. Un altro metodo è di far bollire il capo in un litro d’acqua e un cucchiaio di cremor tartaro. Un rimedio vecchio stile ma collaudato contro le macchie di ruggine è quello di lasciare in ammollo l’indumento freddato fatto con due o tre gambi di rabarbaro fresco e tre tazze d’acqua bollente.
Segni di bruciature. Per i colori chiari, provate dell’acqua ossigenata su una piccola area. Se non vi è alcun danno, trattate la macchia tamponando l’acqua ossigenata e stendendo poi l’indumento alla luce solare diretta. Mantenete umida la macchia con dell’altra acqua ossigenata fino a che il segno non sbiadisce. Per i colori scuri, coprite la macchia con della glicerina e lasciate agire per tutta la notte, dopodiché lavate come d’abitudine. Se dopo il bucato rimane un residuo di glicerina, eliminatelo strofinandovi sopra del sapone di Marsiglia liquido e risciacquando con cura.
Senape. La senape contiene curcuma, che conferisce una sfumatura giallo acceso. Per rimuovere la macchia, applicate della glicerina e lasciate agire per trenta minuti. Frizionate quindi la macchia con del bucato (liquido o in polvere) e lavate come d’abitudine.
Smalto per unghie. Provate anzitutto a tamponare la macchia frizionandovi dell’alcol. Se non funziona, provate del solvente per unghie in un punto nascosto dell’indumento. Se il tessuto non risulta danneggiato, procedete sulla macchia. Nota: nei negozi di prodotti biologici che vendono cosmetici naturali sono reperibili solventi per unghie ecologici.
Tè e caffè. Sciacquate subito in acqua fredda, quindi immergete il capo in una soluzione di acqua e borace, infine lavate.
Uovo. Rimuovete ogni materiale secco. Bagnate la macchia rimanente con una miscela di due cucchiaini di succo di limone e tre gocce di olio essenziale di limone o arancio dolce. Lavate in acqua fredda.
Vino. Risciacquate subito in acqua fredda, quindi seguite la procedura per eliminare le macchie dei frutti di bosco.