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Le ditte di prodotti per il bucato investono molto denaro in pubblicità per convincerci che i loro prodotti contengono ingredienti “magici” in grado di risolvere qualunque tipo di problema. Ebbene, così non è. Con un potere pulente che deriva dalla candeggina, dagli EDTA e dagli sbiancanti ottici (che sono forti allergeni), tali ingredienti sono tutt’altro che magici. Il fatto è che parecchi detersivi per il bucato in commercio contengono comune soda per quasi il settanta percento. Essi si differenziano dunque solo per il profumo, il colore e la diversa quantità di additivi.
Prima di mettervi a fare il bucato, sarà bene stabilire cosa desiderate dalla vostra lavatrice e dal vostro detersivo. Non è assolutamente saggio lavare abiti da lavoro sudici assieme al pigiamino del bebè, perché l’unto può passare da un indumento all’altro. Allo stesso modo, non aspettatevi che quella macchia di caffè sparisca dalla vostra camicia bianca, se la lavate dopo tre giorni. Quindi, prima di aprire l’oblò della lavatrice, eccovi alcune linee guida da seguire per far durare a lungo gli indumenti e conservare il loro aspetto migliore.
Suddividere i capi
Vostra madre probabilmente vi ha detto di non lavare mai bianchi e colorati assieme. Forse però non vi ha detto che i capi vanno suddivisi ancora più accuratamente. Ecco alcune considerazioni:
Il primo passo è quello di suddividere in base al colore. I bianchi, i colori molto accesi (ad esempio il rosso o l’arancione), i pastelli e i colori scuri vanno lavati separatamente.
Separate poi i tessuti resistenti dagli indumenti delicati, che andranno lavati con il ciclo apposito.
Gli asciugamani, le lenzuola e i copriletto vanno lavati separatamente, perché producono una lanugine che si attacca ad altri tessuti, ad esempio la lana.
Non dimenticate di controllare nelle tasche dei jeans, delle giacche e delle camicie dei vostri figli.
Tante volte sono rimasta a bocca aperta davanti alla quantità di cianfrusaglie che un ragazzino ripone in tasca, incluse monete e cose mangiucchiate per metà. Un’indimenticabile volta una penna a sfera rotta è passata inosservata fino a quando non ha completato il ciclo dell’asciugatrice. Per quanto l’interno della macchina avesse assunto un aspetto a pois, l’inchiostro è venuto via facilmente usando uno straccio imbevuto di aceto e olio essenziale di legno di cedro.
Prima di lavare
Se davvero volete eliminare le macchie e lo sporco difficile, pretrattare è estremamente importante. Ecco le migliori tattiche antimacchia:
Pretrattate le macchie quanto prima possibile; è questa la regola d’oro del bucato. Risciacquate sempre una macchia in acqua fredda, perché quella calda rischia di fissare le macchie di frutta e di zucchero.
Se i capi sono molto sporchi, eseguite un prelavaggio per eliminare parte dello sporco ed evitare che si ridepositi su altri indumenti. Dopo che il ciclo di prelavaggio è concluso, eseguite uno scarico e fate un ciclo di lavaggio normale, in acqua calda se il tessuto lo permette.
Mettete per mezz’ora o più in preammollo le macchie vecchie o resistenti, come l’erba.
Temperatura dell’acqua
Se la vostra lavatrice ha un comando per regolare la temperatura, una ragione c’è: non tutti i tessuti sono uguali. Attenetevi sempre alle istruzioni specifiche presenti sull’etichetta dell’indumento.
Per evitare di danneggiare i capi, ricordate:
Il lavaggio in acqua fredda impedisce che i capi si restringano o che le tinte sbiadiscano. I colori accesi, i capi poco sporchi e gli indumenti delicati andrebbero lavati in acqua fredda. Il risciacquo in acqua fredda è adatto per ogni tipo di bucato. Inoltre, si risparmia energia.
Con il lavaggio in acqua tiepida si limitano le pieghe e i colori stingono di meno. Scegliete un lavaggio in acqua tiepida per stampe indelebili, lana lavabile in lavatrice, colori scuri e tessuti sintetici.
L’acqua calda è consigliata per capi molto sporchi, asciugamani, bianchi, pastelli e stampe dai colori chiari. Non lavate mai il puro cotone o la pura lana in acqua calda, altrimenti si restringeranno. Usate piuttosto acqua fredda per il cotone e lavate a mano i capi di lana.
Il problema del detersivo
Che ci crediate o meno, a ogni carico state probabilmente usando più detersivo del necessario. Quanto ne serve in realtà? L’intero misurino, solitamente consigliato, è quasi il doppio di ciò che occorre per un carico medio. Di fatto, il detersivo in eccesso lascia un residuo che intrappola lo sporco negli indumenti appena lavati. Usarne di meno non solo aiuta l’ambiente, ma dà anche una mano al vostro bucato e al vostro portafogli.
Ecco altri suggerimenti per il detersivo:
Tenete a portata di mano una buona quantità di aceto di vino bianco, perché ammorbidisce, rende vaporose le coperte e dissolve l’acido urico, cosa che lo rende perfetto per lavare gli indumenti del bebè. L’aceto inoltre riduce i residui di sapone, scioglie grasso o unto ed è un candeggiante naturale. Un ulteriore vantaggio è che lavare i capi con l’aceto aiuta a evitare che si formi elettricità statica nell’asciugatrice.
I detersivi per bucato sono meno efficaci in acqua dura, ma questo si può correggere aggiungendo al bucato polvere di zeolite, rizoma di giaggiolo, bicarbonato di sodio o borace.
Se riuscite a trovare sapone in scaglie, acquistatelo in grosse quantità! È comunque difficile reperire nei supermercati un sapone puro in scaglie. Se non ci riuscite, potete grattugiare da voi panetti di sapone. Nei negozi di prodotti naturali e in alcuni supermercati è possibile acquistare panetti di puro sapone di Marsiglia.
Profumazione
Risulta essere possibile mescolare gli oli essenziali ai saponi per bucato (liquidi o in polvere) oppure versarli nella vaschetta dell’ammorbidente. Gli oli essenziali non solo accrescono il potere pulente, ma donano anche un fresco profumo di pulito.
Gli oli possiedono inoltre proprietà terapeutiche. Per esempio, aggiungete dell’olio essenziale di tea tree al vostro bucato se andate spesso soggetti a infezioni da lievito. L’olio essenziale di eucalipto può essere utilizzato se qualcuno in casa ha contratto il raffreddore. Gli oli di gelsomino, rosa o ylang ylang doneranno ai capi più raffinati una romantica fragranza. Siete invitati a provare! Potete anche creare la vostra personale miscela.
Miscelare le essenze al bicarbonato è un altro modo di impiegare gli oli nel bucato. Il bicarbonato contribuisce con il suo potere sbiancante ed è un naturale anticalcare. Per una confezione da mezzo chilo, usate dalle quindici alle venti gocce di olio essenziale. Potete miscelarle direttamente nella confezione; versatevi dentro gli oli e agitate bene. In alternativa, versate dalle tre alle cinque gocce di olio essenziale in una tazza di aceto di vino bianco; l’olio accresce il potere pulente e contribuisce a eliminare gli odori.
Tessuti Naturali
I tessuti naturali, come lana e seta, richiedono attenzioni particolari. La lana andrebbe lavata a mano in acqua fredda con un misurino di sapone di Marsiglia liquido, dopodiché risciacquata in un catino d’acqua pulita. Non lasciate mai la lana in ammollo né torcetela per eliminare l’acqua. Dopo il risciacquo finale, posate l’indumento di lana su un asciugamano asciutto e arrotolate questo come un involtino. Strizzate delicatamente l’asciugamano per eliminare l’acqua in eccesso. Se necessario, ripetete l’operazione con un altro asciugamano. Collocate infine il capo su un asciugamano asciutto, mettete in forma e lasciatelo asciugare.
I capi in seta andrebbero immersi in una soluzione d’acqua tiepida e un misurino di sapone di Marsiglia liquido. Risciacquate con cura e strizzate delicatamente per eliminare l’acqua in eccesso. Rovesciate l’indumento e stendetelo fino a quando non sarà appena umido. Stiratelo quindi a bassa temperatura, sempre rovesciato.