La molteplicità dei punti vendita e le politiche aggressive in essere, conseguenti anche una crisi che sta sempre per finire e non finisce mai e che, di fatto, comprime sempre più i consumi e la propensione alla spesa delle famiglie, porta come ulteriore conseguenza che le offerte si moltiplichino a loro volta. Come comportarsi? Appare a mio avviso sconsigliabile “inseguire le offerte”, fare il giro dei supermercati della città o del circondario per acquistare pochi prodotti anche molto convenienti, risulta dispersivo e costoso se gli spostamenti devono essere necessariamente fatti in auto. Appare preferibile studiare come si comportano le catene distributive più prossime, attività che queste ultime svolgono costantemente sui consumatori e sui clienti, per cercare di comprendere come operano.
La propensione delle catene e dei produttori ad offrire prezzi scontati si è sviluppata nel tempo parallelamente al perdurare dello stato di crisi che il Paese da anni sperimenta. Potrà sembrare un’osservazione banale ma può valere la pena ricordare che le tessere fedeltà offrono un’ulteriore fonte di benefici: dividere gli acquisti su più catene riduce tale beneficio aggiuntivo
Preparato il nostro elenco dei prodotti da acquistare e giunti al punto vendita siamo solo all’inizio del nostro cammino: scegliere cosa acquistare tra le diverse marche che offrono lo stesso prodotto può essere un bel dilemma, in particolare per i prodotti freschi, nel seguito alcune considerazioni che possono essere di aiuto.
Frutta e verdure se in cassetta è preferibile coglierle da una cassetta intonsa piuttosto che da una dove tante mani hanno scelto, in particolare se si tratta di prodotti delicati. Ricordiamoci in quale stagione ci troviamo, spesso le primizie deludono.
Salumi e formaggi sono spesso proposti uno accanto all’altro, tutte le proposte di prosciutto crudo vicine, tutti i formaggi grana, padano e reggiano, accostati e così per gli altri prodotti. Possiamo trovare aiuto nel prezzo al chilo, nella stagionatura e nelle offerte a sconto o promozioni. Solitamente un prodotto in promozione non delude non tanto per il prezzo quanto perché se deludesse andrebbe a colpire un maggior numero di consumatori. E’ poi frequente che un piccolo produttore, non così noto, abbia un prodotto migliore del grande produttore industriale che ci tempesta di pubblicità, può valere la pena provarlo.
La scelta dei prodotti nel reparto carne richiede certamente più tempo di altre aree del supermercato. In primo luogo verifichiamo la data di confezionamento e quella di scadenza una lunga permanenza nel banco frigorifero potrebbe essere dovuta ad un prodotto non particolarmente allettante, magari presenta qualche difetto che noi non riconosciamo. L’uso che ne faremo è determinante nella scelta, una carne magra per il bollito o l’arrosto non è il massimo, mal si adatta ad una lunga cottura, le nervature nelle bistecche le fanno arricciare durante la cottura, la presenza omogenea di piccole venature grasse nella sezione tagliata favorisce la morbidezza dopo cottura anche in una bistecca ai ferri, mentre il grasso nella parte periferica serve solamente ad elevare i valori di colesterolo, sono solo alcuni esempi per spiegare la complessità nella scelta.
Per i pezzi interi, che saranno affettati prima o dopo cottura, potremo giudicare il prodotto unicamente dalla presentazione esterna.
Certamente una prima valutazione sommaria possiamo farla dal colore della superfice tagliata, l’aspetto ideale è un colore roseo, se si tratta di animali giovani, vitello, o rosso se si tratta di animali adulti, manzo o scottona , colori scuri o la presenza di un anello più scuro a circa un centimetro dal bordo esterno sono determinati da anomalie del ph che nelle condizioni ideali dovrebbe essere 5,5 e che crescendo rende la carne di colore sempre più scuro. Le anomalie del ph sono determinate dallo stress che l’animale ha subito prima della macellazione, che determina alti valori di adrenalina, che l’animale non smaltisce, da un raffreddamento delle carni troppo rapido o dall’uso, oggi vietato, del pungolo elettrico. Certamente le carni sono commestibili ma non potranno esprimere il massimo delle nostre aspettative. E’ un caso abbastanza raro, è vero, ma è meglio essere consapevoli ed indirizzarci ad un’altra confezione.
Le carni suine ed ovine seguono le regole delle carni bovine mentre il pollame è a mio parere di più facile scelta.
Per i prodotti ittici possiamo osservare l’occhio dei pesci più grandi e farci guidare dalle date di confezionamento e scadenza.
Per i prodotti secchi confezionati ricordiamo di verificare la data di scadenza mentre per i prodotti liquidi, in particolare saponi e detergenti, è buona regola controllare la tenuta delle chiusure che possono non essere strette a sufficienza e causare versamenti durante il trasporto.