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Gli utensili da elettricista sono concepiti per garantire la massima sicurezza, non dovranno perciò mancare nella cassetta degli attrezzi di un serio hobbista.
Prima di porre mano spensieratamente all’impianto elettrico, occorre fare alcune considerazioni. Siamo infatti così abituati a fruire delle comodità offerteci dall’energia elettrica, che tendiamo a sottovalutarne la pericolosità, trattandola con eccessiva familiarità. Per quanto possa sembrare paradossale, i continui miglioramenti apportati alla sicurezza degli impianti e degli elettrodomestici, ci hanno privati di quel senso di allarme continuo che, in passato, ci davano i cavi esposti in guaina di cotone, le spine insicure ed i portalampade non protetti. Oggi, l’impianto è incassato, valvole magnetotermiche lo proteggono ed esiste (purtroppo ancora raramente) un’efficace messa a terra. Questo fa sì che la corrente elettrica non appaia, se non al momento del suo utilizzo, mentre la sua possente e benefica energia ci circonda continuamente. Non sarà perciò mai sufficiente l’invito alla cautela, che non si può limitare ad aprire (cioè disattivare) ogni volta l’interruttore generale, ma si deve estendere all’adozione di utensili progettati per lavorare con sicurezza sugli impianti elettrici. Tutti gli utensili da elettricista sono isolati, in modo da evitare contatti fortuiti con conduttori sotto tensione, che porterebbero a conseguenze gravissime, talora mortali. Riservate perciò un angolo della vostra cassetta degli attrezzi ad un numero limitato, ma indispensabile, di utensili protetti.
Pinze
Servono per afferrare, serrare, tagliare, torcere e tirare oggetti diversi, come cavi, spinotti, ecc.
Di pinze ne esistono svariatissimi tipi: quella universale (non raffigurata nella foto), che tutti conoscono e che è dotata, oltre della presa piatta anteriore, di un incavo dentato per gli oggetti cilindrici e di due lame arretrate per la tranciatura dei cavetti; le pinze a becchi piatti allungati (1) ed a becchi tondi allungati (2) che servono soprattutto per lavori di precisione.
Un tipo di pinza utilissimo e oggi molto usato è quello “combinato”, con molteplici funzioni: dallo spellare i fili, al tranciarli, a serrare i capicorda.
Spellafili
Si possono dividere in due famiglie: a regolazione manuale ed automatica. I primi (4) vanno regolati in funzione del diametro del cavetto agendo su una rotellina zigrinata (attenzione a non incidere i trefoli di rame), mentre i secondi si adattano automaticamente al cavetto, asportando la giusta porzione di guaina.
Tronchesi
Gli elettricisti utilizzano soprattutto il tipo a tagliente laterale (3) per tranciare i cavetti in posizioni difficili, non raggiungibili da altri utensili.
Cacciavite
I cacciavite da elettricista (6) sono facilmente riconoscibili per avere un isolamento totale (impugnatura e lama). che esclude solo la punta metallica. La guaina isolante preserva dai contatti accidentali con conduttori sotto tensione. È bene dotarsi di cacciavite di varie
dimensioni della punta (a lama o a croce), per agire con sicurezza ed efficacia sui vari tipi di viti montati sugli elettrodomestici e sull’impianto. Un particolare tipo di cacciavite è il “cercafase” (7), il cui manico trasparente contiene una resistenza ed una lampadina che si accende quando il conduttore è percorso da corrente.
Per il suo funzionamento, dovete appoggiare la punta metallica del cerca-fase sul cavo da controllare, toccando contemporaneamente col pollice la ghiera metallica situata sulla sommità dell’impugnatura. Se il cavo è percorso da corrente (fase), la lampadina si accende. Lo strumento in sè non è pericoloso, ma poiché per attivarlo dovete mantenere l’impianto sotto tensione, vi può essere pericolo di folgorazione se inavvertitamente toccate con una parte del corpo un cavo scoperto: agite perciò con cautela.
Altri utensili
(9), completata con una sega a corso (10) vi sarà utile per tagliare le canaline in plastica da fissare alle pareti per proteggere dei cavi volanti. Per aprire tracce nei muri, occorre invece tutta l’attrezzatura da muratore, di cui la mazzetta (11) e lo scalpello (12) ne rappresentano una minima parte. Il nastro adesivo (8) va utilizzato solo in casi di giunzioni provvisorie, essendo ormai definitivamente soppiantato dai più sicuri morsetti a vite (mammut). La forbice da elettricista, a manici isolati, è da preferirsi al coltello (5), riservato ai professionisti più che abili. Una buona dotazione di mammut, spine, prese e viti di diverse dimensioni completerà la vostra attrezzatura e vi permetterà di eseguire rapidamente e in tutta sicurezza le piccole riparazioni che periodicamente si rendono necessarie nell’abitazione.