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Segare il legno è una delle attività essenziali per chi pratica il bricolage.
Bisogna quindi saper scegliere la sega che meglio si adatta al materiale, al tipo di lavoro e al risultato che si vuole ottenere.
Tipi di Seghe a Mano
Il fatto di scegliere una sega per il legno presuppone un’ idea precisa dei diversi modelli che i fabbricanti mettono in vendita e di conseguenza dell’uso che ne vogliamo fare.
Non sarà certo difficile essere esaurienti ed elencare i diversi tipi di sega a mano. Ma ciò è davvero utile? Sarà forse più utile esaminare le particolarità che determinano l’uso di questi utensili, spiegazioni che non troverete tanto facilmente nei cataloghi.
Innanzitutto, le seghe differiscono per la loro forma. Un saracco (in alto) non assomiglia per niente ad un gattuccio (4) la cui lama stretta e flessibile permette di praticare delle aperture al centro del pannello o di realizzare dei tagli curvi.
Si distingue anche da una sega da traforo (1), con l’impugnatura ad U profonda, usata per i tagli sinuosi sui pannelli, o da una sega a dorso (2 e 3) che, resa rigida da una montatura metallica che sostiene la lama, permette di praticare dei tagli di grande precisione se usata con una cassetta per ugnatura o una guida per il taglio. Le seghe si distinguono anche per la forma e la finezza della loro dentatura. La forma e l’inclinazione dei denti della lama, semi-inclinati, diritti, isosceli, inclinati, determinano la qualità del taglio. Un lavoro di precisione esigerà la dentatura fine di una sega a dorso, mentre un taglio grossolano richiederà una sega con una grossa dentatura. La finezza della dentatura si misura in base al numero dei denti al pollice (1 pollice = 25 mm): un taglio molto fine comporta 11 denti a pollice, un taglio medio 7 e un taglio grossolano tra 3 e 5.
Infine, le seghe si distinguono per la lunghezza e larghezza della lama, per il trattamento che hanno subito e per il tipo di impugnatura. Di legno o di plastica. queste ultime devono assicurare una buona presa nella mano; alcune permettono di effettuare dei tracciati di 45 o 90 gradi.
Una sega deve essere scelta in base al lavoro che dovete eseguire e al risultato che vi prefiggete. Sono da considerare anche elementi quali il materiale che dovete segare, legno tenero o duro, compensato, truciolato, pannelli in masonite, lo spessore e il tipo di segatura richiesta. Per esempio, per un lavoro di segatura del legname lungo il senso delle fibre, dovrete servirvi di una sega a dentatura inclinata o semi inclinata.
Al contrario, per un lavoro di tranciatura, (segatura in senso orizzontale rispetto alle fibre), dovrete sceglierne una con dentatura diritta, isoscele o semi inclinata. Tuttavia. troverete diversi tipi di seghe nelle quali il trattamento e la concezione della lama si prestano ad usi molteplici (5) a condizione che non si tratti di lavori troppo specifici.
Come Scegliere una Sega a Mano per Legno
Oltre alla tipologia, ci sono altri aspetti da considerare nella scelta della sega a mano per legno.
Denti per Pollice
Il concetto di denti per pollice, DPP. si riferisce al numero di denti presenti in un segmento di lama lungo un pollice e rappresenta uno dei principali fattori che influenzano la precisione e la qualità del taglio. Quando si parla di DPP, è fondamentale capire che non si tratta solo di un numero arbitrario, ma di un indicatore che può influire sostanzialmente sull’efficacia e sull’estetica del tuo lavoro.
Un DPP più elevato, per esempio, è indicato per tagli di finitura o lavori dettagliati, in quanto i denti più fitti e vicini tra loro producono un taglio molto più liscio e preciso, minimizzando le sbavature. Questo tipo di sega è ideale per lavori di ebanisteria o quando è necessario un’estetica impeccabile.
Al contrario, un DPP più basso, con denti più grandi e distanziati, è perfetto per tagli grossolani o quando si ha bisogno di rimuovere il legno rapidamente. Sebbene il risultato possa non essere altrettanto pulito o definito come con un DPP elevato, queste seghe sono estremamente efficienti nel tagliare legno spesso o per lavori che richiedono una maggiore asportazione di materiale.
È anche importante notare che la frequenza con cui si affila la sega può variare a seconda del DPP. Le seghe con un DPP elevato potrebbero richiedere affilature più frequenti rispetto a quelle con un DPP più basso a causa dell’usura che i denti sottili e fitti possono subire.
Impugnatura
L’impugnatura di una sega a mano è un elemento cruciale, spesso trascurato, ma che ha un impatto diretto sulla comodità, sul controllo e sull’efficienza del taglio. L’impugnatura dovrebbe offrire una presa sicura e confortevole, riducendo al minimo la fatica durante l’utilizzo prolungato e assicurando una trasmissione efficiente della forza esercitata dalla mano all’utensile.
Le impugnature possono essere realizzate in vari materiali, tra cui legno, plastica o gomma. Anche se i manici in legno, come quelli in noce o in faggio, sono tradizionalmente apprezzati per il loro aspetto classico e la loro resistenza naturale, possono richiedere una manutenzione periodica per prevenire screpolature o deformazioni. D’altra parte, le impugnatura in plastica o rivestite in gomma possono offrire una presa più ergonomica e antiscivolo, adattandosi meglio alla forma della mano e assorbendo meglio le vibrazioni.
Un altro aspetto da considerare è la forma. Alcune sono progettati con curve e contorni pensati per adattarsi alla mano, mentre altri hanno un design più semplice e dritto. La scelta ideale dipenderà dalla forma della tua mano e dalle tue preferenze personali.
Lunghezza della Lama
La lunghezza della lama di una sega a mano è un fattore determinante che influisce sulla tipologia di lavori che si possono eseguire con l’utensile e sulla manovrabilità della sega stessa. Non esiste una lunghezza universale perfetta, poiché ogni dimensione ha i suoi vantaggi specifici in base alle necessità dell’utente.
Una lama più lunga, per esempio, permette di eseguire tagli lunghi e diritti con maggiore facilità, rendendo l’utensile ideale per tagliare pannelli di legno di grandi dimensioni o tronchi più spessi. Inoltre, una lama più estesa può offrire una maggiore leva, consentendo di eseguire tagli più rapidi.
D’altro canto, una lama più corta offre una maggiore precisione, specialmente in spazi ristretti o quando si lavora su dettagli minuti. Le seghe con lame corte sono spesso preferite per lavori di falegnameria di precisione, dove la precisione del taglio è essenziale.
Oltre alla lunghezza effettiva, è importante considerare anche la profondità della lama, cioè la distanza tra il bordo tagliente e la parte superiore della lama. Una maggiore profondità può essere utile per prevenire l’arco della lama durante tagli profondi, ma potrebbe rendere l’utensile meno maneggevole in spazi angusti.
Flessibilità della Lama
La flessibilità della lama di una sega a mano è un aspetto spesso sottovalutato, ma che ha un ruolo importante nel determinare l’efficacia e la versatilità dell’utensile. Una lama flessibile si adatta meglio alle curve e ai contorni del legno, permettendo tagli più precisi in determinate situazioni, mentre una lama rigida offre maggiore resistenza e stabilità, particolarmente utile per tagli dritti e uniformi.
Una lama estremamente flessibile è ideale per compiti come il taglio di forme curve o angoli complessi nel legno. Questo tipo di lama, spesso presente nelle seghe da traforo, permette all’utente di manovrare l’utensile con precisione, seguendo linee di taglio dettagliate e complesse.
D’altro canto, una lama rigida offre un controllo superiore, riducendo il rischio di deviazioni durante il taglio. È particolarmente efficace per tagliare pannelli di legno spessi o per eseguire tagli profondi, poiché la rigidità previene che la lama si incurvi o si torca sotto pressione.
È essenziale notare che la flessibilità di una lama non è un indicatore della sua robustezza o durabilità. Una lama può essere flessibile e al contempo resistente, a patto che sia stata realizzata con materiali di alta qualità e con una costruzione adeguata.
Un altro aspetto da considerare è lo spessore della lama. Generalmente, una lama più sottile tende ad essere più flessibile, mentre una più spessa tende ad essere più rigida. Però, la tecnologia e le tecniche di costruzione moderne hanno permesso di creare lame sottili ma estremamente robuste.
Tipo di Legno
La tipologia del legno che si prevede di tagliare gioca un ruolo determinante nella scelta della sega a mano giusta. Il legno varia notevolmente in termini di durezza, densità e texture, e ciò influisce sul modo in cui una lama interagisce con esso.
I legni teneri, come l’abete o il pino, sono generalmente più facili da lavorare e non richiedono lame particolarmente aggressive o affilate. Una sega con meno denti per pollice potrebbe essere adeguata per questi legni, poiché può rimuovere il materiale più velocemente e fornire tagli più grossolani, ma efficienti.
Al contrario, i legni duri come il rovere, l’acero o il noce, richiedono lame più affilate e spesso con un maggior numero di denti per pollice. Questo perché i legni duri presentano una resistenza maggiore al taglio, e una lama con più denti può produrre un taglio più pulito e preciso, riducendo al contempo la quantità di sforzo richiesto dall’utente.
Inoltre, la direzione del taglio in relazione alla venatura del legno è un altro fattore da considerare. Tagliare a filo, ovvero parallelo alla direzione della venatura, richiede una tecnica diversa rispetto al taglio di traverso, perpendicolare alla venatura. Alcune seghe sono progettate specificamente per uno di questi tagli, mentre altre sono più versatili.
Non bisogna dimenticare l’importanza del trattamento previo del legno. Legni che sono stati trattati con vernici, resine o altri materiali possono influenzare la scelta della sega, dato che queste sostanze possono rendere il taglio più complesso e potenzialmente danneggiare la lama.
Facilità di Manutenzione
La manutenzione di una sega a mano è cruciale per garantire che essa mantenga le sue prestazioni ottimali e duri nel tempo. Una sega ben mantenuta può fornire tagli precisi e puliti per molti anni, mentre una trascurata può perdere la sua efficacia molto più rapidamente.
La prima considerazione in termini di manutenzione è la facilità con cui la lama può essere affilata. Alcune lame richiedono tecniche di affilatura specializzate o attrezzature particolari, mentre altre possono essere affilate con metodi più tradizionali e accessibili. La capacità di affilare regolarmente la lama è essenziale per mantenere la sega efficiente, soprattutto se utilizzata frequentemente o su materiali particolarmente duri.
Un altro aspetto importante è la protezione dalla ruggine. La lama, essendo in metallo, può essere soggetta a ossidazione, specialmente se esposta all’umidità. Alcune seghe sono dotate di lame trattate con rivestimenti antiruggine, o sono realizzate in materiali resistenti alla corrosione, riducendo la necessità di cure aggiuntive. Tuttavia, pulire e asciugare la lama dopo ogni uso e conservarla in un luogo asciutto aiuta a prevenire l’accumulo di ruggine.
L’impugnatura è un altro elemento da considerare. Manici realizzati in legno, sebbene possano avere un aspetto e una sensazione gradevole, possono necessitare di una manutenzione periodica, come l’applicazione di olio o cera per proteggere il legno dall’essiccazione o dalla formazione di crepe. Al contrario, manici in materiali sintetici o in gomma possono richiedere meno cura, ma potrebbero non avere la stessa durata o estetica del legno.
Infine, la capacità di smontare facilmente la sega per la pulizia o la sostituzione di parti è un vantaggio. Una sega che può essere facilmente smontata permette una pulizia più approfondita e la possibilità di sostituire componenti usurati senza dover acquistare un’intera nuova sega.