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Gli interruttori non sono più oggi considerati come semplici apparecchi di comando per accendere la luce o suonare un campanello, ma come veri e propri complementi d’arredamento.
Dai tempi dei rudimentali interruttori a chiavetta rotante, di chiara derivazione dalle manovre degli impianti a gas, questi indispensabili apparecchi elettrici si sono evoluti a tal punto che non è più pensabile il funzionamento dell’abitazione senza il loro intervento.
La corrente elettrica , infatti, aziona una miriade di elettrodomestici e strumenti dai quali dipende la gestione della nostra vita familiare in modo così totale che non potremmo assolutamente farne a meno.
Ma l’energia elettrica va guidata, controllata e gestita per poterne fruire tutta la potenza in modo razionale e sicuro.
Ecco quindi la fondamentale importanza degli interruttori, che comandano e indirizzano il flusso elettrico agli utilizzatori secondo i nostri voleri.
Conoscere il funzionamento e le caratteristiche di questi apparecchi è perciò indispensabile per dotare l’abitazione degli opportuni comandi secondo le necessità.
Gli interruttori si possono dividere in tre categorie: interruttori veri e propri, deviatori e pulsanti.
Interruttori veri e propri
Interrompono e ripristinano la continuità del circuito elettrico. Possono essere fissi, se applicati o incassati in una parete, e volanti se situati lungo un filo
volante od all’estremità di esso. Secondo la loro funzione, possono infine essere di comando o di protezione. In quest’ultimo caso rientrano gli interruttori automatici magneto-termici e quelli differenziali che vanno installati subito a valle del contatore e che sono indispensabili per la sicurezza dell’impianto.
Gli interruttori di comando prevedono nella maggior parte dei modelli un azionamento a bilanciere (tasto rettangolare), mentre in altri tipi è a pulsante, a le-vetta, a manopola, a sfioramento, ecc. Gli interruttori azionano per lo più le luci dell’abitazione (quelli che comandano più luci nello stesso ambiente si chiamano commutatori), ma possono comandare ogni genere di elettrodomestici, dal televisore al frullatore. Sono costituiti da un corpo (frutto) con due morsetti che, solitamente, interrompono solo la fase (unipolari); più raramente, e sono più sicuri, anche il neutro (bipolari). Se il corpo è da incasso, per cavi sotto traccia, nei modelli più recenti è prevista una placca decorativa intercambiabile per ottenere, con colori e decori diversi, il miglior adattamento all’arredamento esistente.
DEVIATORI
Come dice il termine stesso, deviano la corrente, consentendo l’accensione e lo spegnimento di una fonte luminosa da diverse posizioni in uno stesso locale o dai locali vicini. È il caso, ad esempio, di un corridoio, dove si accende la luce all’ingresso, e la si spegne quando si entra in un locale confinante.
I deviatori si distinguono dagli interruttori in quanto sono dotati di tre morsetti anziché due, per trasmettere la corrente agli apparecchi sussidiari. Come per gli interruttori veri e propri, nei modelli da incasso, sono previste installazioni modulari per comandi multipli (altri interruttori, prese, segnalazioni, ecc.) racchiudibili con un’unica placchetta decorativa.
PULSANTI
L’azionamento di questi interruttori avviene premendo un pulsante o un tasto, e cessa con il suo rilascio. Tipici interruttori a pulsante sono quelli per suonerie (campanelli); quelli a tirante per le segnalazioni di emergenza nei bagni; quelli dei frigoriferi, ecc.
INTERRUTTORI SPECIALI
Gli utilizzi degli interruttori, come abbiamo detto, sono estremamente vari e questo fatto, unitamente al continuo progredire della tecnologia, ha portato ad una cospicua diversificazione dei tipi, che sono sempre più specializzati. Ne elenchiamo una serie, che comprende le applicazioni più diffuse.
VOLANTI
Si applicano a cavallo o al termine di cavi volanti, in genere per azionare lampade da tavolo. Hanno forma ogivale o rettangolare e azionamenti di vario genere: a pulsante, a bilanciere , a cursore, ecc. Una variante ulteriore è costituita dall’azionamento a piede con l’interruttore posato sul pavimento. Solitamente sono unipolari, ma poiché il portalampade è a portata di mano, è consigliabile utilizzare quelli bipolari che sono più sicuri. C’è infatti da tener presente che la spina può essere inserita nella presa indifferentemente diritta o ruotata di 180 gradi, con la conseguenza di invertire la fase col neutro e la possibilità di folgorazione a lampada spenta ma sempre sotto tensione.
Temporizzatori e crepuscolari
Hanno un azionamento predeterminato, che si interrompe o si attiva secondo la programmazione effettuata.
Tipici temporizzatori manuali sono quelli che comandano la luce delle scale o il “timer” di lavatrici e forni elettrici. Gli interruttori crepuscolari sono invece automatici e si mettono in funzione quando diminuisce l’intensità luminosa dell’ambiente.
Variatori di luminosità (vat’ialuce) Concludiamo la nostra breve elencazione con questi apparecchi che, per le loro interessanti caratteristiche, si stanno sempre più diffondendo nelle nostre abitazioni.
Consistono in un regolatore elettronico della luminosità, che permette di accendere il filamento delle lampade (anche quelle alogene) da 0 a circa il 95% della potenza.